ZOOMBOMBING: il team legale di Gruppo Trans APS e Arcigay Gioconda Reggio Emilia APS ha avviato le procedure legali

da | 10/02/2021 | Arcigay Gioconda

Lunedì 08 febbraio 2021 – L’incontro di #socializzazione organizzato dal Gruppo Trans di Arcigay Gioconda Reggio Emilia APS insieme con il Gruppo Trans APS di Bologna, tanto atteso dallǝ iscrittǝ alle due associazioni e tenutosi online su piattaforma #Zoom, si apre con una violenta irruzione da parte di un gruppo organizzato di “cyber-fascisti”. Vengono mostrati scritte e disegni offensivi, minacce di morte, svastiche, insulti verbali e musica assordante con l’obiettivo di intimorire lǝ partecipanti. L’incursione è stata prontamente arginata in pochi minuti.

I nostri #incontri e #spazi di #comunità – sia fisici che virtuali – sono, da anni, luoghi percepiti come “più sicuri”, rifugio dalle opprimenti logiche di potere di un sistema cis-etero-patriarcale macista ancora troppo spesso incapace di accogliere e rispettare la molteplicità delle nostre favolose #identità e dei corpi non convenzionali che orgogliosamente abitiamo. Rivendichiamo i nostri spazi di #autodeterminazione per sentirci liberǝ di esprimere chi siamo senza temere pregiudizi, violenze o discriminazioni. Siamo punti di riferimento per tante persone #LGBTI+ locali e non, siamo “casa” o “famiglie” per chi nelle proprie non si sente al sicuro, acccettatǝ o supportatǝ.

Quella di lunedì sera è stata una vera e propria incursione nella nostra “casa”. Ci servirà tempo per elaborare l’accaduto, anche collettivamente, e continueremo a prenderci cura lǝ unǝ dellǝ altrǝ. Questo episodio ci convince ancora di più a lottare per chi si sente fragile, e travoltə dalla portata di questo #odio #transfobico.

Abbiamo deciso di non restare in silenzio e di sporgere querela alle Autorità competenti.

Oggi più che mai, in un momento di incertezza politica – che mette anche a rischio il disegno di legge #ddlZan contro omo-bi-transfobia, misoginia e abilismo – è necessario far sentire le nostre voci e non restare indifferenti, perchè insulti, minacce di morte e richiami alla simbologia nazifascista non sono libertà di opinione, ma odio e #violenza. Agiamo nella speranza di essere di supporto per chi ha subìto molestie, discriminazioni o crimini d’odio fisici o virtuali, per trovare il coraggio di parlarne e denunciare.

Consapevoli che una legge da sola non basti a contrastare l’odio e la violenza contro le persone LGBTI+, continueremo a promuovere un reale #cambiamento culturale in questa società con il nostro impegno nel condurre #formazioni e attività laboratoriali nelle scuole, campagne di #sensibilizzazione, e soprattutto a fare della nostra #Visibilità, #Rivoluzione.

Nonostante l’aggressione, abbiamo portato a termine le nostre attività, e vogliamo condividere con voi l’arcobaleno delle nostre variopinte identità che il nero dell’odio non riuscirà ad oscurare.

¡No pasarán!

#nopasarán #nonpasseranno