Sabato 5 marzo sarà un giorno per guardare avanti a quelli che da sempre sono i nostri obiettivi, a tutto quello che ci spetta e che è ancora lontano: il matrimonio egualitario, l’adozione piena e legittimante, il riconoscimento dei figli alla nascita, la piena eguaglianza. Il 5 marzo sarà una piazza per i diritti e contro ogni discriminazione. Non pensavamo ci fosse bisogno di chiarirlo, ma in questi giorni abbiamo letto di tutto su questa manifestazione.
E allora lo ricordiamo: il movimento LGBTI è fatto da persone che lottano per tenere alta la barra delle nostre rivendicazioni. Persone responsabili che, anche nella rabbia, nell’indignazione e nella delusione, mai chiederebbero di fermare il percorso di una legge che, seppur privata di quello che per noi era il suo cuore, registra un primo passo avanti per l’esistenza giuridica dei nostri amori. Non è mai stata nostra intenzione scendere in piazza contro una legge che garantisce tutele, ma il nostro messaggio è stato male interpretato e strumentalizzato.
Un messaggio che ora rendiamo inequivocabile. E ora basta polemiche, questo sì. Guardiamo avanti.
La legge sulle unioni civili farà la sua strada, com’è doveroso che sia. Noi, dobbiamo continuare a fare la nostra. E dobbiamo farlo ORA. Puntare diritti alla meta dell’uguaglianza e ritrovarci in piazza, tutte e tutti insieme, per far capire al Paese intero che non ci fermeremo finché le nostre figlie e i nostri figli non saranno tutelati come tutti gli altri; finché non ci sarà una sola legge, la stessa, per tutti gli amori.
Il 5 marzo scenderemo in piazza perché non ci rassegneremo mai all’idea che per conquistare un diritto si debba lasciare indietro qualcuno. Di certo non i più deboli. Non i più piccoli. Lo faremo perché chi ama i diritti, li vuole per tutt*!
E allora basta scuse, davvero. Se ami i diritti anche tu, il 5 marzo ci vediamo in piazza.
Qui l’evento con tutte le info —-> https://www.facebook.com/events/179097872465446/
Oppure sul sito —-> https://arcigayreggioemilia.wordpress.com/2016/02/24/il-5-marzo-si-va-tutti-a-roma/