Arcigay Gioconda esprime profonda indignazione per l’approvazione del DDL Varchi, che ha reso ufficialmente la gestazione per altri (GPA) un reato universale. Riteniamo che questo provvedimento rappresenti l’ennesimo attacco frontale da parte del governo Meloni ai diritti delle donne, delle famiglie arcobaleno e delle persone LGBTI+ e non che aspirano alla genitorialità.
“Giù le mani dai bambini lo dovremmo dire noi.” dichiara Jacopo Vanzini, presidente dell’associazione “Punire chi cerca soluzioni per costruire una famiglia all’estero è una violazione dei diritti umani fondamentali, in particolare dei diritti dei bambini, che rischiano di subire le conseguenze di leggi che istituzionalizzano la discriminazione e promuovono un clima di odio verso le persone LGBTQIA+, al fine di ostacolare i loro percorsi di vita.”
Interviene anche Carlotta Vanni, vicepresidente di Arcigay Gioconda: “Questa legge non è contro la mercificazione dei nostri corpi, ma al contrario, limita la nostra libertà di scelta. Con l’approvazione di questa legge, l’utero delle donne non è più delle donne ma diventa di proprietà dello Stato. Creare un reato, addirittura a livello globale, riguardante la gestazione per altri non solo comprime il diritto all’autodeterminazione, ma rafforza anche una visione patriarcale del corpo femminile.”
Esortiamo il Governo italiano a fermare questo continuo attacco ai diritti civili e a promuovere invece politiche inclusive e rispettose dei diritti di tutte le persone, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.
“Dall’accanimento contro le mamme lesbiche di Padova, all’attacco all’Ospedale Careggi di Firenze che aiuta le persone con varianza di genere in età evolutiva, per concludere con la maternità surrogata reato universale, che nel nostro paese era già vietata per legge” dichiara Fabiana Montanari, consigliera comunale e attivista dell’associazione “Questo governo lavora ogni giorno di più per limitare le libertà personali e l’autodeterminazione delle persone, colpendo famiglie i bambini e creando queste leggi di distrazione di massa, per distogliere lo sguardo dalle grandi manovre che stanno portando il paese ad un lento declino.”
Continueremo a lottare per cambiare questo paese, cercando in primis di unirci come movimenti queer e femministi per far sentire le nostre voci, che continuano ogni giorno ad essere ignorate.